martedì 25 gennaio 2011

Considerazioni "ad alta voce" sulla musica popolare


Questo non è un post, nel termine più tradizionale! Desidero immaginarlo solamente come una "considerazione ad alta voce" sulla musica popolare e non solo.

La nostra società attuale sta vivendo un periodo strano, particolare, fino a qualche anno fa inimmaginabile ed io mi trovo a fare delle considerazioni: il mio limite, o forse quello che mi creo come un limite, è il fatto che parlo sempre e solo di musica. Si, perchè non mi sento pronto a parlare di altro, almeno da questo palcoscenico quindi perdonatemi se vi sembrerò ripetitivo, ma desidero parlare sempre e solo di musica, visto che questo è il mio ruolo di persona e di musicista.

Ho visto una video/intervista a Jovanotti relativa al suo nuovo lavoro: molto interessante! Reputo Lorenzo un bravo artista (anche se non amo particolarmente quel tipo di produzione) e condivido quasi in toto le sue considerazione sulla musica, sui dischi, sulla realtà di oggi, ma non sono d'accordo sulla metodologia che si utilizza per realizzare un disco in studio.

In realtà lui racconta che per l'ultimo disco ha impiegato circa nove mesi di realizzazione ed ha ammesso che se, ad un certo punto del lavoro, non ci fosse qualcuno che dice "Stop!!" il disco deve essere pronto!, probabilmente non si finirebbe mai si stare in studio per editare, elaborare, rifare, risistemare, tutto quello che è stato già fatto nelle settimane o nei mesi precedenti.
Lorenzo poi fa un riferimento ai Beatles, domandandosi come loro abbiano potuto realizzare i loro capolavori, in pochi giorni, o al massimo in qualche settimana!!
Ebbene, è proprio su questa frase che io vorrei porre l'attenzione: evidentemente c'è un modo di lavorare nella musica, che può andare oltre la ricerca spasmodica di quel dato "suono" o di quell'effetto "ritmico" e via così.
Io credo che ci sia anche un secondo modo di realizzare musica: ovvero quello di immergersi dentro alla Armonia, alla Melodia, al Ritmo (quello naturale) e riuscire con questi ingredienti "naturali" a confezionare o meglio produrre una nuova "ricetta musicale".
Questa "ricetta" quindi, avrebbe bisogno di una attenta preparazione (il lavoro di composizione e di assemblaggio delle idee melodico/armoniche) ancor prima di essere messa a "cottura" (ovvero il lavoro di sala di registrazione): forse in questo modo, gli ingredienti avrebbero ancor più valore e permetterebbero di realizzare la ricetta (il disco) con un notevole risparmio di tempo di registrazione di studio.
Sicuramente io sono di parte: mi ritengo un "animale da palcoscenico", forse anche perchè la prima adrenalina da concerto l'ho provata a 7 anni e da allora non ho più smesso di provare quelle bellissime emozioni che solo il palco può regalarti.
Quindi W il live sempre e comunque, durante il quale io provo le stesse emozioni, sia in uno stadio davanti a 100.000 persone. sia davanti a 18 telecamere che ti mandano in diretta ad un audience di 10 milioni di persone, sia al cospetto di solo 10 (dieci) persone che siedono sul divano di casa tua.
A tale proposito vi metto un link ad un concerto che ho tenuto a Firenze e che mi sta particolarmente a cuore.

C'è un altro artista che la pensa come me e si chiama Rod Stewart: guardate questo video

Tutto questo e molto altro ancora lo racconto durante i miei seminari su "La Favola Della Moderna Armonia"
Prossimo seminario: domenica 27 febbraio presso Gynmusic a Paderno Dugnano (Milano)
Per prenotazioni ed informazioni GYNMUSIC
Cliccare per l'acquisto on line de "La Favola Della Moderna Armonia"

Nessun commento: