martedì 22 novembre 2011

Firenze e la "fiorentinità"


Sono fiorentino e l'ho dichiarato molte volte con grande gioia!

E pensare che molti anni fa, quando ero spesso a Roma o a Milano, mi trovavo a nascondere la mia "fiorentinità" quasi con pudore. Il mio accento infatti, destava un po' di ironia; era un'ironia benevola ma sotto sotto, mi rendevo conto che c'era nei miei confronti la limitazione di essere considerato vittima di un certo provincialismo che mi metteva sempre ad un livello leggermente inferiore rispetto agli altri.

Meno male che adesso le cose sono cambiate, anzi potrei dire che sono quasi arrovesciate: negli ultimi anni, tantissimi fiorentini si sono affermati a livelli anche internazionali, nella musica, nel cinema, nella moda e nell'arte in generale a tal punto che la "fiorentinità" è diventata quasi una moda

Tra questi voglio citare i miei amici Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti (che hanno dichiarato di fare i pendolari, di lusso, ma comunque pendolari fra Roma e Firenze), Marco Masini e Paolo Vallesi (che non hanno mai lasciato la loro residenza fiorentina) e ancora Giorgio Panariello, Massimo Ceccherini, Paolo Hendel, per non parlare poi di artisti quali il pittore Luca Alinari e nel campo della moda, Roberto Cavalli e via così fino ad arrivare a lui, il mito inarrivabile (anche se non fiorentinissimo, per pochi chilometri di distanza) il grande Roberto Benigni.

Ho scelto di iniziare da Firenze il mio viaggio live ovvero "Life in Music" proprio per questo motivo e vi aspetto il 3 gennaio 2012 al teatro Puccini di Firenze.

A presto


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