martedì 21 maggio 2013

Un Concerto Privato ovvero un "Concerto Firmato"

   Da sempre, ho provato una leggera invidia verso i creatori di moda che poi hanno la possibilità di "firmare" le loro creazioni quindi dare un valore aggiunto alla propria creatività.

Nella musica questo non è possibile: si, è vero che quando scrivo un pezzo e lo deposito alla SIAE, lo devo necessariamente firmare quindi sono l'unico creatore di quella melodia, ma non è la stessa cosa.

Semplicemente perchè il mio brano, subito dopo, potrà essere suonato, arrangiato, editato e stravolto da tutti coloro che lo desiderano quindi l'opera di creatività rimane mia ma la realizzazione sonora e quindi ciò che arriva agli orecchi del fruitore finale (ovvero il pubblico) può cambiare molto.

In realtà invece il Concerto Privato  si può definire un vero e proprio "Concerto Firmato": infatti, ciò che io suono, racconto, dedico durante il concerto, è rivolto solo ed esclusivamente a quella persona che lo avrà scelto (quindi acquistato) e che al termine, riceverà un file mp4 unico e personale che potrà tenere in archivio mostrandolo solo alle persone che avrà scelto proprio come un quadro, un gioiello o un mobile d'autore.

Quando ho immaginato il Concerto Privato, non ho pensato a tutto questo, ma facendo qualche riflessione sono giunto a queste conclusioni: forse questo è l'unico modo per poter "firmare" la propria musica e la propria creatività comprendendo in questa firma il "suono", il "testo" e le "immagini".

Benvenuti quindi al mio "Concerto  Privato Firmato"

CONCERTO PRIVATO "FIRMATO"








giovedì 9 maggio 2013

Un nuovo giorno o un giorno nuovo

....così scriveva Claudio Baglioni nel suo disco "La Vita è Adesso" del 1985. Precursore, come sempre,  anticipatore degli umori della nostra società, sempre in evoluzione, in ebollizione e giustamente in trasformazione.
Noi potremmo trasformare la frase in "Un nuovo mondo o un mondo nuovo"

Ma, avrebbe Claudio (ed anche noi) potuto immaginare in quale direzione il mondo sarebbe andato?
No, sicuramente ne lui ne nessun altro avrebbe potuto ipotizzare un mondo così come ce lo ritroviamo adesso "fra le mani".
Si potrebbe dire una frase un po' banale ma reale: "è molto difficile vivere oggi"!
difficile vivere.... difficile trovare un lavoro, difficile essere genitori ma difficile anche essere figli, difficile fare il proprio lavoro, difficile comunicare le proprie emozioni, difficile tutto....
Lascio le disquisizioni psicologico/filosofiche a coloro che ne sanno molto più di me (mia figlia Linda in questo momento sicuramente starà sorridendo...) e cerco di tornare con i piedi per terra.
Difficile anche fare i musicisti/artisti!
Quando tutto ciò che fai nel tuo lavoro, dipende dall'audience di un programma televisivo, nel quale persone che potrebbero avere un buon talento, vengono "fagocitate" nel meccanismo tritacarne della TV e di conseguenza dell'audience, quando tre o quattro mesi di televisione sostituiscono anni di gavetta sul palcoscenico, quando il primo album, secondo i media, ti fa già doventare un Big. allora evidentemente tutto è oramai fuori controllo.

Il disco, un tempo obbiettivo da raggiungere faticosamente, è diventato la cosa più semplice da realizzare.

L'esperienza live, è trasformata da una serie di passaggi televisivi, confezionati, caramellati, edulcorati e organizzati perchè tutto sia perfetto.

La cultura ovvero la conoscenza approfondita della tua materia, ovvero la musica, è affidata ai "couch" che sembrano degli stregoni che tutto sanno e tutto possono.

Ebbene, questa è la realtà.

Ho visto il documentario/film su John Lennon, andato in onda domenica sera su RAI 5.
una delle cose più belle che abbia mai visto negli ultimi anni.
La storia di John è incredibile ma è anche qualcosa che ti fa riflettere.
Il suo più bel disco, "Double Fantasy" è arrivato quando John aveva raggiunto i suoi 40 anni. Una maturità artistica assolutamente incredibile. Un tranquillità emotiva, emozionante. Un disco che è e sarà  storia della musica.
Ed infatti, John un po' di gavetta ne aveva fatta!! Diciamo almeno 20 anni, di cui ben 8 in quel complessino che si chiamava "I Beatles". Sarà stata sufficiente?

WS